E’ difficile stabilire l’anno in cui iniziarono le celebrazioni in onore di Agata ma, certamente, i cittadini cominciarono ad aggregarsi spontaneamente al rientro delle reliquie da Costantinopoli del 1126. Inizialmente i festeggiamenti si svolgevano all’interno della cattedrale. La costruzione della vara e del fercolo risale al 1376, anno in cui si immagina sia iniziata la tradizione della festa con la processione con il velo della santa per strada. Il fercolo così come lo conosciamo oggi, in argento su un telaio di legno, risale al 1946 dopo che il precedente fu gravemente danneggiato durante il bombardamento del 17 aprile 1943.
Impaurito dal terremoto e dalla sommossa di popolo, Quinziano, dopo aver comandato di interrompere la tortura e di accompagnare Agata in carcere, scappa da una porta secondaria del Pretorio. La giovane, condotta agonizzante nella sua cella, muore il 5 febbraio 251 mentre Quinziano, indirizzato verso la casa dei suoi familiari con il proposito di arrestarli e sequestrarne i beni, viene disarcionato dai cavalli imbizzarriti nell’attraversare il fiume Simeto, morendo annegato.
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