Le candelore sono 13, ognuna delle quali rappresenta una corporazione di arti e mestieri. Sembra che la loro tradizione risalga al XV secolo e, alla stregua dei carri carnascialeschi, cambiavano ogni anno. Oggi sono delle pesanti costruzioni in legno scolpito in stile barocco siciliano con, all’interno, un cereo votivo. I devoti appartenenti alle singole corporazioni portano a spalla il proprio cereo dal peso che oscilla dai 500 ai 900 chili, con un’andatura ondeggiante chiamata “annacata”.
Le candelore girovagano per la città accompagnate dalla musica di una banda con delle processioni che iniziano 10 giorni prima della festa quando scorteranno Agata nei “giri” interno ed esterno. Il corteo viene aperto dal cereo di Monsignor Ventimiglia, il più piccolo donato nel 1766 dall’allora vescovo di Catania ed è seguito dal cereo dei rinoti.
Il cereo degli ortofrutticoli (giardinera) è in stile gotico ed è chiamato “la regina” perché è sormontato da una corona. La candelora dei pescivendoli (pisciari) è caratterizzata in cima da una corona floreale che pende libera amplificando il movimento dell’annacata ed è chiamata “a bersagliera”. Il cereo dei fruttaioli è caratterizzato dalla base con quattro cigni e per la sua bellezza semplice è chiamata “a signurina”. Segue la candelora dei macellai (chianchieri). Sulla base con quattro leoni è posta la statuta di San Sebastiano, patrono della corporazione. Subito dopo il cereo dei produttori di pasta (pastari), l’unico ad avere al suo interno la grande candela centrale in cera mentre le altre sono in plastica. Il cereo dei venditori di formaggio (pizzicagnoli) è realizzata in stile liberty con alla base quattro cariatidi. La candelora dei bottegai (putiari) è realizzata in stile impero con alla base quattro aquile e quattro leoni ed è la seconda più pesante dopo dei panificatori (pannitteri) che la segue. Penultimo il cereo del Circolo di Sant’Agata (il più leggero dei cerei grandi) in stile neoclassico con la raffigurazione di Sant’Euplio. Chiude la fila il cereo del Villaggio Sant’Agata, il più giovane inaugurato nel 2010.
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