Durante i giorni di festa, i devoti di Agata indossano un saio bianco (saccu) stretto in vita da un cordone bianco, una papalina nera (scuzzetta), fazzoletto e guanti bianchi. L’origine del “sacco, sembra risalire al rientro delle reliquie della Santa in città quando il vescovo uscì in processione a piedi scalzi con le vesti da notte. Un’altra leggenda richiama questa tradizione al precedente culto pagano di Iside. La tradizione storica, invece, indica che l’uso dell’abito votivo sia una tunica di penitenza, bianca simbolo di purezza, indossata dai soldati che riportarono a Catania da Costantinopoli le sante reliquie di Agata.
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