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Catania e la venerazione di Sant'Agata

2023-12-30 23:10

Admin

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Catania e la venerazione di Sant'Agata

Tra i catanesi e la Santa Patrona della Città Sant'Agata esiste un legame indissolubile. La tre giorni di celebrazioni attirano 1 milione e mezzo di persone.

 

 

 

Catania e la venerazione della Santa Patrona Sant'Agata

 

 

 

Tra i catanesi e la Santa Patrona della Città Sant'Agata esiste un legame indissolubile. La tre giorni di celebrazioni di febbraio, meritevoli del titolo di Bene etno-antropologico,  rendono la festa fra le più popolari al mondo attirando in città oltre un milione e mezzo di persone. meritando il titolo di Bene etno-antropologico 

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La Santa incontra i catanesi seguendo un rigido protocollo che prevede la processione del busto reliquiario per le vie della città a bordo del fercolo o “vara”, mosso dalla forza dei devoti che la trainano tirando due cordoni lunghi 130 metri. 

Le celebrazioni hanno inizio con la suggestiva “offerta della cera” che parte dalla chiesa di Sant'Agata alla Fornace (piazza Stesicoro) per concludersi in Cattedrale, in piazza Duomo, dove la sera viene tenuto lo spettacolare gioco di fuochi dellq “Sira o tri”.  La giornata del 4 febbraio si apre con la Messa dell'Aurora che precede il “giro esterno” (giro dei viddani) dove il fercolo viene anticipato dalle “candelore”. 

Tra i momenti più emozionanti va annotato il momento in cui la carovana raggiunge Piazza Carlo Alberto (fera o luni) sostando davanti al Santuario della Madonna del Carmine prima di raggiungere piazza Stesicoro dove si svolge il momento più caratteristico della giornata: l'acchianata de' Cappuccini, dove tra due ali di devoti, il fercolo viene trainato di corsa lungo la salita che porta alla Chiesa di San Domenico. Il fercololo rientrerà successivamente in Cattedrale accompagnato dai fuochi d'artificio.

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Il giro interno inizia al tramonto del 5 febbraio e settecento devoti abbigliato nel tradizionale “sacco” trainano il fercolo da piazza Duomo fino alla Chiesa di Sant'Agata al Borgo. Qui viene tenuto un maestoso spettacolo pirotecnico (u focu do Buggu) dopo di che la carovana ridiscende fino ai Quattro Canti per poi impegnarsi nella faticosa “Acchianata di Sangiulianu” prima della sosta davanti al convento delle suore benedettine, occasione unica per ascoltare i canti delle monache di clausura. Successivamente Sant'Agata rientra in Cattedrale dove l'attende la folla di fedeli e lo spettacolo pirotecnico conclusivo.  Per riabbracciare la propria Santa Patrona, i catanesi dovranno aspettare il 17 agosto per i festeggiamenti di Sant'Agata d'estate. 

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