la Porta Ferdinandea (oggi Porta Garibaldi) fu edificata nel 1768 su progetto di Stefano Ittar e Francesco Battaglia in onore di Ferdinado I delle Due Sicilie e Maria Carolina d'Asburgo-Lorena. Si trova tra piazza Palestro e piazza Crocifisso, alla fine di via Garibaldi, nel quartiere Fortino, in dialetto Futtinu.
Caratterizzata da un'accentuata bicromia realizzata dal nero della pietra lavica e dal bianco della pietra di Lentini, originariamente era arricchita da due torrioni semiconici laterali e da una coppia di egide con le armi borboniche, decorazioni che si sono perse nel corso del XIX e del XX secolo. Ne restano oggi le antiche stampe e i simboli che rappresentano la città: S.Agata e la Fenice, a indicare il motto della città: Meior de cinere surgo (risorgo più bella dalle ceneri) che rappresenta la fierezza del popolo catanese che continua, instancabile, a ricostruire la città dopo ogni distruzione che nei seicoli l'ha distrutta.
Rimasta per lungo tempo ai margini dell'interesse turistico negli ultimi anni è stata rivalutata grazie all'intervento dell'Associazione Acquedotte che l'ha candidata con successo a luogo del cuore del FAI.
